Servizio Diocesano per il Catecumenato

Il settore per il Servizio del Catecumenato è, con una denominazione comune a molte nazioni europee, un ambito organizzativo ormai stabilmente inserito nell’Ufficio catechistico nazionale. Suo compito è promuovere la diffusione della mentalità catecumenale e favorire un coordinamento delle iniziative sul territorio, mettendosi a servizio del vescovi e delle persone da loro incaricate. Conformemente alle tre Note pastorali sull’iniziazione cristiana pubblicate dal Consiglio Episcopale Permanente della CEI dal 1997 al 2003, gli ambiti di impegno del Settore nazionale sono: il catecumenato degli adulti non battezzati, l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi non battezzati dai 7 ai 14 anni, il completamento dell’iniziazione cristiana di quanti – battezzati da infanti – chiedono di riscoprire la fede in età adulta o si preparano a ricevere gli altri sacramenti dell’iniziazione.
(Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia, n. 92

 

Cosa fare quando un adulto chiede di diventare cristiano? (vademecum- indicazioni per la Diocesi di Alba in Pdf scaricabile)

Catecumenato: emergenza o prassi ecclesiale? (Pdf) 

Orario dell’ufficio: giovedì 9-11

 

CHE COSA E’ IL CATECUMENATO

(cfr. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia, n. 50-52)

Il Catecumenato è un itinerario di fede e di conversione. Dura circa due anni. È un percorso a tappe attraverso il quale si riceve una formazione cristiana nella Chiesa per arrivare a diventare cristiani. È un cammino personalizzato, tiene conto della persona in modo integrale: la sua situazione umana, la sua storia, il suo cammino, i suoi interessi, i suoi problemi, le sue attitudini.

Quando si presenta al parroco una persona giovane o adulta che chiede il Battesimo, si può contattare questa segreteria per ricevere informazioni o collaborazione.

«Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli apostoli, un cammino e una iniziazione con diverse tappe. Questo itinerario può essere percorso rapidamente o lentamente. Dovrà in ogni caso comportare alcuni elementi essenziali: l’annuncio della Parola, l’accoglienza del Vangelo che provoca una conversione, la professione di fede, il Battesimo, l’effusione dello Spirito Santo, l’accesso alla Comunione eucaristica» (CCC 1229; cfr. n. 25 della NOTA CEI 1. Orientamenti per il Catecumenato degli adulti del 1997).

«L’iniziazione cristiana degli adulti incomincia con il loro ingresso nel catecumenato e arriva al suo culmine nella celebrazione unitaria dei tre sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia» Secondo il Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA) il processo di iniziazione cristiana, nel rispetto del candidato e nel discernimento dell’azione dello Spirito Santo, è un esigente cammino di conversione e crescita n

Rito di elezione – domenica 10 marzo 2019

ella fede. Tale cammino, originato dall’azione di Dio, che previene e accompagna, è vissuto nella comunità ecclesiale che accoglie il nuovo credente e lo sostiene fino a generarlo a vita nuova; è fondato su un serio impegno personale di risposta a Dio e di progressivo cambiamento di mentalità e di stile di vita (cfr. RICA, 19). Il

processo formativo è quindi sostenuto dall’ascolto della Parola e dalla catechesi, da riti e celebrazioni, da esercizi ascetico-penitenziali, dall’accompagnamento ecclesiale. Queste quattro vie: la conversione, la catechesi, i riti liturgici e la testimonianza della vita, sono realtà distinte e al tempo stesso fondamentalmente legate e dipendenti l’una dall’altra. In particolare la catechesi, disposta per gradi in maniera da essere adatta e rispondente alla situazione concreta delle persone e in sintonia con l’anno liturgico, deve presentare integralmente il mistero cristiano.

Di fondamentale importanza è l’opera dell’intera comunità cristiana, e in essa quella particolare del catechista-accompagnatore, il quale non dovrà limitarsi al solo annuncio catechistico, ma dovrà introdurre il candidato anche nell’esperienza vitale della liturgia.

Il RICA non si riferisce ad un atto puntuale ma designa un processo, sufficientemente esteso nel tempo, per far crescere la fede nel nuovo simpatizzante, approfondirla con un apprendistato della vita cristiana integrale e, al termine, attraverso l’iniziazione sacramenta

le, condurre il nuovo credente alla partecipazione al mistero di morte e risurrezione di Cristo e all’integrazione piena nella Chiesa. Per questo il cammino di iniziazione dei nuovi credenti, fatto «con una certa gradualità in seno alla comunità dei fedeli» (RICA, 4), si artic

ola in un processo a tappe: quattro tempi o periodi, scanditi da tre gradi o passaggi, «per i quali il catecumeno avanzando passa, per così dire, di porta in porta o di gradino in gradino» (RICA, 6).

 

IL PERCORSO

– Il cammino del catecumenato è a tappe, segue l’Anno Liturgico e verrà svolto sia in Parrocchia che in Diocesi (in Cattedrale con il Vescovo).

  1. Il parroco prende le prime informazioni dal simpatizzante (l’adulto che chiede di diventare cristiano)
  2. Se non li ha già individuati cerca per ogni catecumeno due accompagnatori, meglio se coppia sposata, persone che frequentano la Parrocchia e che hanno possibilmente responsabilità in essa.
  3. Gli accompagnatori prendono contatto con il servizio diocesano per il catecumenato e ci si incontra (con gli accompagnatori e, se lo desidera, il parroco). Obiettivo è confrontarsi insieme sul percorso, i tempi, i temi, come accompagnare…
  4. Gli accompagnatori concordano con il candidati al catecumenato (simpatizzanti) il percorso degli incontri. Il percorso dovrebbe avere una durata minima di 2 anni.
  5. In parrocchia, a tempo opportuno e valutata l’autenticità delle motivazioni, il parroco celebra l’ammissione al catecumenato. I nomi dei catecumeni insieme a quello dei garanti vengono scritti nel “Registro dei catecumeni” che sarà conservato presso il Servizio diocesano al catecumenato. Successivamente saranno concordate dal parroco con gli accompagnatori, avendo costoro sentito anche il Servizio per il Catecumenato, i momenti rituali previsti dal RICA.
  6. L’elezione avverrà il Mercoledì delle ceneri con il Vescovo in Cattedrale.
  7. Gli altri momenti rituali (in particolare le consegne, del Credo, del Padre Nostro, gli scrutini) avverranno in parrocchia a tempo debito.
  8. La celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, salvo eccezioni da valutare, avverrà durante la veglia pasquale in Cattedrale, presieduta dal Vescovo.
  9. Dopo la celebrazione dei sacramenti è bene prevedere un periodo di mistagogia per l’approfondimento della fede, curando l’inserimento nella comunità.

Cosa fare quando un adulto chiede di diventare cristiano? (scarica il vademecum)

Dopo la prima accoglienza e il dialogo con il parroco/accompagnatore:
compilare il modulo “Scheda per l’accoglienza di un candidato al catecumenato degli adulti” e inviarlo all’Ufficio catechistico (i dati saranno poi trascritti nel Registro diocesano dei catecumeni). Il parroco contatterà il Servizio per il Catecumenato segnalando gli accompagnatori del cammino, per un incontro.

Scarica il modulo

LE TAPPE

 Pre-catecumenato

E’ un tempo di discernimento iniziale in cui il candidato dice il suo progetto di diventare cristiano, è in ascolto di ciò che la Chiesa annuncia attraverso il Vangelo. Il riconoscimento di una fede iniziale e un inizio di conversione nel candidato costituiscono i due criteri di accesso per l ‘ammissione al Catecumenato.

 Ammissione

Attraverso l’ammissione al catecumenato, il candidato diventa cristiano, partecipe alla vita di Chiesa come catecumeno. Questa tappa riconosce che il candidato che ha operato una reale conversione, che ha fatto un atto di fede iniziale in Gesù come salvatore e di fiducia alla Chiesa in questo cammino con Gesù. L’unzione dei catecumeni ed il segno di croce di Gesù marca l’entrata dei Catecumeni nella Chiesa. Ascoltando la proclamazione del Vangelo, essi vivono questo “eco” che rappresenta la loro conversione.

Catechesi e formazione

Elezione e iscrizione del nome

Con l’elezione e l’iscrizione del nome ha inizio il tempo della purificazione e illuminazione. Gli eletti sono chiamati a vivere un intenso cammino spirituale di purificazione del cuore e della mente, di penitenza e di revisione della vita, di seria preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Eucaristia, Confermazione. Questo tempo coincide con la Quaresima e termina con la Veglia pasquale. Durante questo periodo di preparazione verranno celebrati riti propri di purificazione chiamati gli Scrutini.

L’iscrizione del nome è il rito, nel quale i catecumeni, di cui la fede è stata riconosciuta sufficientemente matura, sono ammessi a partecipare ai sacramenti dell’iniziazione cristiana celebrati durante la Veglia pasquale. Si tratta di una elezione, di una scelta operata da Dio, nella quale Dio agisce mediante la Chiesa. Infatti, i candidati attraverso questo rito iscrivono il loro nome sul registro dei futuri battezzati, in segno di fedeltà all’appello e diventano “Eletti”.

È la prima volta, che i padrini esercitano pubblicamente il loro ministero.

Gli Scrutini

Gli Scrutini (ovvero un breve momento rituale inserito nella messa domenicale, presente nel RICA) hanno una grande importanza nella formazione spirituale. Essi purificano la mente e il cuore, fortificano contro le tentazioni, rettificano le intenzioni e stimolano la volontà verso una più intima adesione a Cristo e verso un sempre più fermo impegno nell’amore di Dio.

Gli Scrutini vengono celebrati nella III, IV, V Domenica di Quaresima (è possibile ridurne il numero a seconda dei casi) , illuminano gli eletti sul senso del peccato e sul significato dell’azione redentrice di Cristo, presentano come acqua viva nel Vangelo della Samaritana, come luce nel Vangelo del cieco nato, come risurrezione e vita nel Vangelo della risurrezione di Lazzaro. Successivamente agli scrutini ha luogo la consegna del “Padre Nostro”, la riconsegna del Simbolo (proclamazione pubblica del “CREDO”) e il rito dell”Effatà”.

Celebrazione dei sacramenti

L’iniziazione cristiana si compie nella Veglia pasquale con la celebrazione unitaria dei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia (RICA, 8).

Dopo la liturgia della luce e la liturgia della Parola, che presenta le grandi tappe della storia della salvezza simbolicamente vissute nel Battesimo, si fa la solenne benedizione dell’acqua. I catecumeni rinunciano a Satana, pronunziano la professione della fede in Dio Padre e Figlio e Spirito santo e mediante l’acqua, morti al peccato, rinascono come figli di Dio e vengono aggregati al suo popolo. Ricevono, con l’imposizione delle mani e l’unzione del crisma, lo Spirito di adozione che li consacra e fortifica per compiere la missione profetica, sacerdotale e regale di Cristo e della Chiesa. Infine partecipano con tutto il popolo di Dio all’offerta del sacrificio di Cristo, offrendo se stessi come primizia dell’umanità redenta, al rendimento di grazie e alla supplica perché il Padre effonda su tutto il genere umano lo Spirito creatore e redentore, e prendono parte al Corpo e al Sangue, che riunisce quanti lo ricevono nella Chiesa ed è pegno di risurrezione.

Mistagogia

Terminata la Veglia pasquale e dopo la prima Eucaristia non tutto è finito. Con la celebrazione dei sacramenti i catecumeni hanno varcato l’ultima porta dell’iniziazione e, secondo una espressione di san Giovanni Crisostomo, «sono ora liberi e cittadini della Chiesa, santi, giusti, eredi, membra di Cristo e tempio dello Spirito» (Crisostomo in Catechesi III, 5; n. 39 della NOTA CEI 1/1997). I neofiti devono ora vivere nella novità di vita ricevuta con i sacramenti.

Il tempo della mistagogia è destinato, attraverso, la meditazione del Vangelo, la catechesi, l’esperienza dei sacramenti e l’esercizio della carità, ad approfondire i misteri celebrati, il senso della fede, della Chiesa e del mondo, a consolidare la pratica della vita e a stabilire rapporti più stretti con i fedeli (cfr. RICA, 37-39).

Liturgicamente, il tempo della mistagogia si protrae per tutto il tempo pasquale e si conclude con la solenne celebrazione della Pentecoste.

Si ricorda, dopo la prima accoglienza e il dialogo con il parroco/catechista:
compilare il modulo “Scheda per l’accoglienza di un candidato al catecumenato degli adulti” e inviarlo all’Ufficio
catechistico (i dati saranno poi trascritti nel Registro diocesano dei catecumeni).

Scarica il modulo

Responsabile del Servizio diocesano per il Catecumenato: Suor M. Andreina Alfero pd -cell: +39 338 434 1384; mail: andreina.alfero@piediscepole.it

 

 

Per approfondire: Ufficio Catechistico Nazionale

Manifesto “C come Catecumeni”